venerdì 16 giugno 2017

24-25 giugno 2017
Traversata delle Alte Madonie, da Collesano a Castelbuono
di Giuseppe Ippolito

Per conoscere un territorio per davvero occorre percorrerlo a piedi, dormirci almeno una notte, vederci tramontare e sorgere il sole. Il paesaggio e la natura dei luoghi si dispiegano lentamente, passo dopo passo. Agli inizi del '900 le alte Madonie si percorrevano così, spostandosi da paese a paese, non c'erano strade per l'altopiano e arrivare al leggendario e isolato Piano della Battaglia era già impresa per pochi buoni camminatori disposti a dormire almeno una notte tra i faggi. Pochissimi e privilegiati gli escursionisti puri di allora, pochi anche pastori, carbonai e taglialegna che qui salivano per lavorare. Uno dei "camminatori" che si spinse quassù alla ricerca di insetti per la sua collezione entomologica, fu il principe Raniero Alliata di Pietratagliata, il principe mago. La traversata delle Madonie da paese a paese è anche descritta sommariamente su una guida Touring dei primi anni del novecento e stampata in occasione della prima Targa Florio. Noi andremo alla ricerca di fioriture estive d'altopiano, di cerambici e farfalle di montagna del genere Parnassius. Ci farà piacere anche passare le ore più calde all'ombra dei faggi e una serata e una notte sotto le stelle.

Programma
Due giorni sulle alte Madonie con un pernottamento in tenda o in rifugio (a scelta soggettiva). Da Palermo a Collesano arriveremo con mezzi propri. Per tornare alle auto da Castelbuono domenica sera avremo un transfert locale privato. Raduno dei partecipanti a Piazzale Lennone ex Giotto alle ore 6,45. Partenza alle 7,00 per Collesano.

24 giugno A piedi da Collesano (m500) per risalire le Madonie occidentali fino al Vallone Mirabilice (m1636). Quindi si scende di poco a Portella Colla (m1421) per risalire a Piano Battaglia (m1570) dove si potrà scegliere se dormire in rifugio o montare la propria tenda. Cena e pernottamento. Dislivelli: m1300 complessivi in salita m200 complessivi in discesa. Difficoltà: medio-impegnativa (tre omini). Natura del percorso: sentiero e sterrata forestale.

25 giugno A piedi da Piano Battaglia per salire sull'altopiano carsico del Carbonara (m1887). Si scende quindi per Cozzo Luninario (m1512) e Piano Pomo (m1250) fino a Castelbuono (Hotel Milocco m935). Dislivelli: m400 complessivi in salita m1000 complessivi in discesa. Difficoltà: medio-impegnativa (tre omini). Natura del percorso: sentiero, sentiero in parte sassoso e sterrata forestale.

Da Castelbuono un transfert privato ci riporta a Collesano a riprendere le auto.

Equipaggiamento: Scarponi da montagna, camicia o un pile di scorta per la sera, mantella o giacca a vento (non si sa mai), torcia elettrica o frontale. Abbigliamento per l'escursionismo estivo: pantaloni comodi e leggeri, maglietta con maniche corte. Si coniglia di partire con zaino leggero riempito con il minimo indispensabile. Chi intende dormire in tenda deve condividere anche il peso di quest'ultima con i compagni di cammino e deve anche portare nello zaino il proprio sacco a pelo. In ogni caso lo zaino non deve superare i 6/7 chili.

La traversata non prevede difficoltà particolari, ma considerando distanze e dislivelli quotidiani è consigiata a chi ha maturato un certo allenamento.

Prenotazione necessaria scrivendo una email alla guida a artemisianet@gmail.com oppure messaggio al numero 3403380245.

Quota di partecipazione €55. Comprensive di quota Artemisia, cena e colazione a Piano Battaglia, tranfert da Castelbuono a Collesano.
Spese opzionali sono il pernottamento in rifugio e i pranzi al sacco.

Artemisia, per il turismo naturalistico e culturale. Via serradifalco, 119 Palermo. www.artemisianet.it

mercoledì 17 maggio 2017

Cala Firriatu

Domenica 18 giugno 2017
Cala Firriatu
di Giuseppe Ippolito

"Quando ho bisogno di ricreare me stesso vado in ricerca della foresta più buia..."(H. D. Thoreau)

U "firriatu", in siciliano, è un recinto. Probabilmente il nome è riferito all'antico muro in pietra che chiudeva la stretta striscia di terra tra la parete di roccia a nord di contrada Sàuci piccolo ed il mare. Oppure è riferito "recinto" di faraglioni a mare di Punta Tannure, costituito da un cerchio di grandi blocchi caduti dall'alta falesia di Sàuci. Ci troviamo ai piedi dei Monti dello Zingaro, poco lontano dalla località San Vito Lo Capo. Nuotare in questo specchio d'acqua (da alcuni ribattezzato banalmente "lago di Venere"), circontati da alte pareti di roccia, offre la suggestione di un paesaggio ancestrale. Uno di quei luoghi relitti, risparmiati dalle invadenti attività umane che l'anarchico camminatore e amante della vita selvatica, Thoreau, avrebbe probabilmente apprezzato. A monte di Cala Firriato, all'ombra di un'alta parete rocciosa è uno degli ultimi piccolissimi frammenti di foresta costiera di Sicilia e le sensazioni che offre, a noi umani di città, sono forti, per l'integrità naturalistica e la straordinaria ricchezza di specie vegetali ed animali.

Per una scheda naturalistica del sito vedi qui: https://murieta70.blogspot.it/2011/09/calafirriato.html

Programma

Raduno alle 8,00 e partenza con auto proprie, alle ore 8,15 per Custonaci e San Vito Lo Capo. Proseguimento fino alla Contrada Zarbo di Mare. A piedi su sterrata e sentiero fino alla Cala Firriatu, attraversando il lembo di foresta costiera all'ombra dell'alta falesia. A nuoto per raggiungere il firriato a mare. Passeggiata a Capo San Vito fino alla Grotta di Cala Mancina. Rientro a Palermo previsto per le 19.00.

Equipaggiamento

Scarpe per l'escursionismo leggere, anche aperte, ma con cinchia al tallone e suola scolpita, scarpe da scoglio in gomma, zaino con acqua e pranzo al sacco, abbigliamento leggero, costume da bagno, telo da mare, occhiali e cappello per il sole.

Scheda tecnica
Lunghezza del percorso: km 6 circa andata e ritorno;
Dislivello: trascurabile.
Percorso: sterrata, sentiero, sentiero sassoso e roccioso;
Tempo di percorrenza: 3 ore circa;
Difficoltà: facile (un omino).

Quota di partecipazione: €8. Condivisione spese di viaggio (per chi fruisce di passaggio): €6 a passeggero.

Per prenotazioni ed informazioni telefonare a Giuseppe 3403380245;

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l'educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 - 90145 Palermo. Tel 3403380245 E-mail: artemisianet@gmail.com www.artemisianet.it

torre_salsa

28 maggio 2017
Spiaggia di Torre Salsa
di Giuseppe Ippolito

La spiaggia di Torre Salsa è luogo simbolo per la tutela degli ambienti costeri siciliani. Si è cercato di raggiungere un equilibrio virtuoso tra la necessità di tutela di questo ambiente e le spinte per la realizzazione di nuove strutture per il turismo. Le grandi strutture ricettive, costruite fuori dai centri abitati e a ridosso di ambienti di grande fascino paesaggistico, sono considerate portatrici di sviluppo economico, ma sono piuttosto causa di degrado irreversibile e semplificazione dei luoghi e offrono solo indirettamente ricadute economica sulla comunità locale. Alternativa preferibile è l'accoglienza turistica nei centri abitati con la formula dell'ospitalità diffusa o di paese-albergo. Una forma di turismo sostenibile perchè non comporta consumo di suolo e la ricaduta economica è diretta sulla popolazione. A Torre Salsa il WWF è incaricato attualmente della gestione di una riserva regionale inserita in un più vasto sito di interesse comunitario. Per questo ambiente proponiamo una visita in punta di piedi, attenti alla tutela di habitat importanti per entità faunistiche e botaniche rare e isolate. La Torre Salsa propriamente detta fu una delle torri di difesa militare spagnola della costa siciliana. Il Torrente Salso, poco distante, è un corso d'acqua che, prima della piccola foce sulla spiaggia, si espande a formare un vasto acquitrinio lussureggiante di piante idrofile. Il torrente scorre tra aree coltivate a vigneto, rupi gessose e rupi marnose. Oltre la zona dunale è una magnifica ampia spiaggia di sabbia quarzosa, considerata tra le più belle di Sicilia e potenziale sito di nidificazione delle tartarughe marine. Le falesie e le colline che contornano la spiaggia e il pantano sono interessanti per visualizzare parte della storia geologica del Mediterraneo. Sono evidenti infatti una alternanza di strati di gesso e di argilla datati al Miocene terminale, seguiti stratigraficamente da bianche marne plioceniche. Secondo l'ipotesi affascinante, e ben supportata da prove, del disseccamento del Mediterraneo, avvenuto circa 5 milioni di anni fa, argille e gessi si sarebbero depositati con il Mediterraneo isolato dall'Atlantico ed in forte evaporazione. Le marne, invece, dopo l'apertura dello Stretto di Gibilterra con l'ingresso di acque atlantiche e il ripristino delle normali condizioni di salinità.

A proposito della riserva:
http://www.wwftorresalsa.com/p/la-riserva.html
e della Crisi di salinità:
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_di_salinità_del_Messiniano

Programma

Raduno alle 7,30 e partenza con auto proprie, alle ore 7,45 per Sciacca e Montallegro. A piedi su sterrata e sentiero fino alla spiaggia. Proseguimento lungo la spiaggia (anche a piedi nudi) fino alla foce del Torrente Salso e ritorno per lo stesso itinerario. Sosta per il bagno e per il pranzo al sacco. Rientro a Palermo previsto per le 19.00.

Equipaggiamento


Scarpe per l'escursionismo, anche aperte, ma con cinchia al tallone e suola scolpita, zaino con acqua e pranzo al sacco, abbigliamento leggero, costume da bagno, telo da mare, occhiali e cappello per il sole. Si consiglia di portare anche una lente di ingrandimento almeno 10x (contafili o da filatelia) e un binocolo 8X o 10x.

Scheda tecnica 

 
Lunghezza del percorso: km 8 circa;
Dislivello: m 200 circa in discesa ed in salita;
Percorso: sterrata, sentiero, spiaggia di sabbia;
Tempo di percorrenza: 3 ore circa;
Difficoltà: facile (1 omini).

Quota di partecipazione: €8. Condivisione spese di viaggio (per chi fruisce di passaggio): €9 a passeggero.

Per prenotazioni ed informazioni telefonare a Giuseppe 3403380245;

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l'educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 - 90145 Palermo. Tel 3403380245 E-mail: artemisianet@gmail.com www.artemisianet.it

sabato 6 maggio 2017

le rane di aristofane e cava cassibile

1 e 2 luglio 2017
Le Rane di Aristofane ed un tuffo alla Cava Grande del Fiume Cassibile
di Giuseppe Ippolito


Può la poesia salvare il mondo? Il poeta, inteso come autore la cui opera raggiunge facilmente la mente ed il cuore di molti, deve fornire solo personaggi netti e probi e che siano esempio da imitare (eroi) per formare buoni cittadini? Oppure può rappresentare l'intreccio di bene e di male proprio di ciascun individuo, senza rischiare di allentare la tensione a migliorare se stessi ed aprire la strada a qualche forma di decadenza?
Comunque la pensiate, questo è considerato un tema centrale della commedia di Aristofane "Le rane", rappresentata quest'anno al teatro antico di Siracusa. Come molti altri contenuti della produzione teatrale greca del V secolo, anche questo tema si rivela universale e senza tempo, tanto che noi, a distanza di molti secoli, lo sentiamo attuale. Riguarda la funzione didattica dell'arte, ne riconosce il potere e la necessità di un condizionamento. La libertà artistica di rappresentare qualsiasi cosa è limitata dalla responsabilità dei poeti nella formazione di buoni cittadini. La stessa cosa ci chiediamo oggi riguardo la responsabilità di tutti coloro che per mestiere o per natura hanno il talento o la possibilità di formare o influenzare le opinioni altrui. Ciascuno di noi si prenda la responsabilità di offrire, al prossimo, almeno una goccia di splendore. La Cava Grande del cassibile è la più grandiosa e la più ricca di acque tra le forre dei monti Iblei. Lussereggiante di vegetazione e indubbiamente uno dei paesaggi più belli di Sicilia.

Programma
sabato 1 luglio. Partenza da Palermo con mezzi propri alle ore 7.30 per Siracusa e visita (soprattutto) del settore B del Museo archeologico regionale Paolo Orsi (Costo biglietto: intero € 8,00; ridotto € 4,00. Pranzo libero a Siracusa e passeggiata pomeridiana al Parco marino del Plemmirio. Cena libera a Siracusa In serata tutti insieme a vedere la rappresentazione de Le Rane di Aristofane al teatro greco di Siracusa. La commedia inizia alle 20,30. Trasferimento ad Avola e pernottamento.

domenica 2 luglio Escursione alla Cava Grande del Cassibile da Contrada Carrubella al Sentiero di Mezza Costa, con bagno nelle marmitte "Gurgu". Partenza per il rientro alle ore 16.30 per Palermo. Arrivo previsto per le 19,00.
 

Scheda tecnica
Lunghezza del percorso: km7
Dislivello: m250 circa in discesa e salita;
Difficoltà: facile;

Equipaggiamento: scarpe da montagna leggere, scarpette da scoglio e costume da bagno.

Quota Artemisia: €16 (due giornate);
Biglietto ingresso Museo Paolo Orsi €4/8;
Biglietto Teatro INTERO € 36,30 (RIDOTTO GRUPPI € 31,76 a testa se superiamo i 20 partecipanti;
Pernottamento e colazione in doppie ad Avola: €30;

Contributo spese carburante: €40 circa da dividere tra i passeggeri;

La quote non comprendono i pranzi e le cene

Adesione versando un acconto di €25 in Via serradifalco, 119 a Palermo o per bonifico (chiedere i dati). Si possono ospitare un massimo di 20 partecipanti.
Informazioni: Giuseppe 3403380245, artemisianet@gmail.com

mercoledì 3 maggio 2017

genuardo

.. Deriva infatti dall'arabo "gennai al ard" che significa "paradiso in terra", e si sa che nel mondo arabo il paradiso è luogo alberato, fresco ed umido ... " ... e avete ancora dubbi?
7 maggio 2017
Monte Genuardo e Castello di Giuliana

di Giuseppe Ippolito

Tra i paesi di Sambuca di Sicilia, Contessa Entellina e Giuliana si eleva il monte Genuardo (m1180), un massiccio che occupa l’estremità occidentale dei Monti Sicani. "Genuardo" o "genoardo" è nome che evoca frescura, ombra di piante e acque zampillanti. Deriva infatti dall'arabo "gennai al ard" che significa "paradiso in terra", e si sa che nel mondo arabo il paradiso è luogo alberato, fresco ed umido. Il Genuardo si presenta infatti come un altopiano percorso da torrenti, ricco di abbeveratoi, ombroso di boschi e verde di pascoli. Dal punto di vista geologico è una successione sedimentaria calcarea formatasi dal Mesozoico al Cenozoico, da 225 a 5 milioni di anni fa. Il Bosco del Pomo, o di Donna Carolina, che interessa la parte occidentale del rilievo, è un querceto misto di Leccio e Roverella con alcuni esemplari monumentali. Nella parte meridionale dell'altopiano sorgono le rovine di Adranone, mentre nella parte settentrionale è il monumentale Monastero benedettino di Santa Maria del Bosco. Il paese di Giuliana, a sud-est del Monte Genuardo, si è sviluppatosi intorno ad un antico casale appartenuto alla Gens Iulia e affidato, nel 1185, dal re Guglielmo II il normanno, al vescovo di Monreale. Il monumento principale del paese è il castello aragonese (controverso...) impostato su una struttura più antica. L'intero abitato conserva aspetto austero d'impronta medievale.

Programma

Raduno ore 7,45 e partenza alle ore 8.00 da Palermo, Piazzale Giotto/Lennon per Contessa Entellina e Contrada Donna Caterina. Passeggiata nel rigoglioso querceto di Donna Carolina lungo il torrente Pomo, ricco di acque, funghi, muschi e licheni, fino ad un antico abbeveratoio in pietra. Proseguimento fino ai pascoli sommitali del Genuardo e ritorno ad anello alle auto. Nel Pomeriggio, intorno alle 15.30, trasferimento a Giuliana per visita del borgo e del castello medioevale. Partenza per Palermo intorno alle 17.30.

Scheda Tecnica
Tempo di cammino 4 ore;
Lunghezza del percorso 7 km;
Dislivello: m 415;
Difficoltà: facile;


Quota di partecipazione: €8; Quota-contributo spese di locomozione: circa €7 a passeggero;

Informazioni e prenotazioni: Giuseppe Ippolito 3403380245

Approfondimenti:

https://murieta70.blogspot.it/2012/02/monte-genuardo.html
http://www.artemisianet.it/retesicana.htm
http://www.icastelli.it/it/sicilia/palermo/giuliana/castello-di-giuliana
http://www.unionevalledelsosio.it/giuliana_castello.html
http://www.comune.giuliana.pa.it/giuliana/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/1

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel. 0916824488 Email: artemisianet@gmail.com Sito: www.artemisianet.it

giovedì 27 aprile 2017

Levanzo Marettimo

2-5 giugno 2017
Viaggio naturalistico alle Isole Egadi, Levanzo e Marettimo


Guida: Giuseppe Ippolito

Fra le isole dell’arcipelago delle Egadi, Levanzo è la più piccola, 5 kmq di estensione, ed è caratterizzata da rocce calcaree bianche e coste dirupate. Grazie al relativamente basso numero di abitanti l’isola è riuscita a conservare circa 400 specie di piante, soprattuto rupestri, alcune delle quali endemiche. Altro aspetto che rende l’isola unica è la presenza, sulle pareti di una delle grotte di origine marina, di incisioni paleolitiche e figure dipinte di età neolitica. Le incisioni e le pitture della grotta nota come “Grotta del Genovese”, hanno portato nuova luce nel panorama dell’arte preistorica europea. Uno degli aspetti paesaggistici più gradevoli di Marettimo è la diffusa copertura del suolo da parte di piante arbustive mediterranee. Non le piante erbacee annuali o le graminacee che in Sicilia sono il risultato della trasformazione millenaria della gariga in pascolo o seminativo. A Marettimo, come in vaste aree della Sardegna e della Corsica, il verde si mantiene anche in estate, a dispetto dell'aridità, e i colori della gariga mediterranea, con l'aggiunta dei suoi aromi, dominano insieme al blu e al rumore del mare. Cinque specie vegetali sono endemiche esclusive di Marettimo. Tra queste c'e' una piccola apiacea rupestre, il Bupleurum dianthifolium Guss., che doveva avere in passato areale ben piu' esteso e oggi si trova solo sulle rupi del Monte Falcone, m 686, la cima più alta dell'isola. Marettimo si è separata dalla Sicilia, per innalzamento del livello del mare, circa 600.000 anni fa. Dai Greci fu chiamata Jiera (falco) ed è la più verde, la meno antropizzata, la più montuosa delle isole Egadi. La costa occidentale presenta imponenti pareti calcaree a strapiombo sul mare e numerose grotte.

Programma

Venerdì 2 giugno: Raduno dei partecipanti a Piazzale John Lennon (ex Giotto) a Palermo alle ore 7.45 e partenza con auto proprie per Trapani. Imbarco in aliscafo per Levanzo alle ore 09.40. Arrivo previsto alle ore 10.25. Dopo aver lasciato i bagagli al bar vicino al porto, partenza a piedi lungo il sentiero costiero verso i faraglioni e alla Grotta del Genovese. Visita guidata della Grotta e rientro a piedi lungo sterrata. Nel pomeriggio possibilità bagno in mare a Cala Mennula. Alle 18.20 aliscafo per Marettimo dove è previsto l’arrivo intorno alle 18.45 Sistemazione in B/B ed in appartamenti in stanze doppie e/o triple. Cena e pernottamento.
Scheda tecnica: lunghezza percorso km8 circa, dislivello complessivo m300 circa.

Sabato 3 giugno : Dopo la prima colazione, partenza a piedi per Punta Troia; possibilità di fare il bagno. Colazione al sacco. Rientro in paese in pomeriggio (possibilità di rientrare con servizio barca-taxi). Cena e pernottamento.
Scheda tecnica: lunghezza percorso (andata e ritorno): 8 km circa, dislivello: 300 m circa

Domenica 4 giugno: Dopo la prima colazione, partenza per escursione alle Case Romane e Semaforo (500 m s.l.m.), discesa verso Punta Libeccio e Faro, con possibilità di bagno a Cala Nera. Rientro lungo sterrata forestale. Cena e pernottamento.
Chi non ha preso un giorno di ferie il lunedì 5 può rientrare oggi in serata a Trapani.

Scheda tecnica: lunghezza circa km12, dislivello complessivo circa m700 (compresa la salita lungo la strada del ritorno).

Lunedì 5 giugno: Prima colazione e partenza per escursione a Punta Bassana (183 m s.l.m.). Discesa verso Cala Marino con possibilità di fare bagno. Chi lo desidera potrà effettuare, se le condizioni meteo lo consentono, il giro in barca dell’isola. In pomeriggio, ripresi i bagagli, partenza in aliscafo per Trapani alle ore 16.30 con arrivo previsto alle ore 17.50. Rientro a Palermo in serata.

Quota di partecipazione: €245 comprensiva di tariffa aliscafo, tre cene, tre pernottamenti con prime colazioni, ingresso alla grotta del Genovese e quota Artemisia. Ovviamente chi parte domenica pomeriggio ha la quota di partecipazione decurtata di conseguenza.

Contributo per il trasporto, a carico di chi fruisce di passaggio in auto da Palermo a Trapani, €10. Chi desidera può arrivare al Porto di Trapani con il pullman di linea. In tal caso appuntamento al molo degli aliscafi entro le 9,15.

Le adesioni vanno comunicate a Giuseppe (3403380245) contestualmente al versamento di un acconto di €50 (in sede Artemisia in portineria via Serradifalco, 119 o presso il negozio Genchi Extreme in via Cavour,28 a Palermo o bonifico). Il numero dei posti è limitato quindi si accetteranno le prenotazioni fino ad esaurimento degli stessi.

Qualche nota naturalistica la trovate qui: https://murieta70.blogspot.it/2014/03/marettimo.html

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Via Serradifalco, 119 ­ 90145 Palermo. Tel 3403380245 E­mail: info@artemisianet.it; Sito: www.artemisianet.it

Primo maggio a piedi nudi

Lunedì 1 maggio 2017
Primo Maggio a piedi nudi,
lungo la spiaggia Eraclea Minoa e foce del fiume Halycos
Guida: Giuseppe Ippolito

Passeggiata a piedi nudi, chi vuole anche con le scarpe, lungo la spiaggia di Eraclea Minoa fino alla foce del fiume Platani (il nome greco di questo fiume era Halycos). Dalla spiaggia, salita sulla scogliere fino al sito archeologico di Eraclea, piccolo insediamento greco che fu colonia selinuntina fondata intorno al 570 a.C. La passeggiata consente di osservare le dune di sabbia chiara sulle quali si insedia vegetazione alofila e psammofila e la falesia di Capo Bianco, la grandiosa bianca scogliera del Pliocene. Altri punti di interesse naturalistico sono la flora ripariale del Platani e la sorprendente entomofauna delle dune di sabbia. Il Capo "bianco" è tale per il colore delle marne a globigerine del Pliocene di cui la scogliera è costituita. Le marne sono un misto di argilla e calcare ed è interessante osservare sul posto (con dettagliate spiegazioni della guida) i ritmi regolari nella percentuale di calcare nella successione sedimentaria che registrano variazioni periodiche millenarie dei parametri orbitali terrestri.

Programma
Il raduno per la partenza è fissato alle ore 8,15 in Piazza John Lennon (Piazzale Giotto). In auto per la Palermo-­Sciacca e quindi SS115 in direzione di Agrigento. Il percorso si sviluppa prevalentemente lungo la spiaggia con un breve tratto sulla scogliera. Possibilità di bagno di mare. Pranzo al sacco condiviso. Il rientro è previsto per il pomeriggio intorno alle ore 19,00.

In occasione della festa dei lavoratori prevediamo letture di testi a tema durante la sosta pranzo, chi vuole può proporre un proprio contributo.

Scheda tecnica:
Dislivello: circa m 50
Lunghezza circa km8
Difficoltà: facile, un omino.

Si prevede il trasferimento con auto proprie. Chi ne è sprovvisto può trovare passaggio al momento della partenza. Si raccomanda di comunicare alla guida la propria partecipazione sia per assicurarsi il passaggio auto sia per offrirlo.

Si consigliano scarpe comode, anche aperte, ma con cinghia al tallone e suola scolpita, soprattutto per il tratto sulla scogliera. La spiaggia è percorribile anche a piedi nudi. Chi ritiene può portare il costume da bagno.

Quota di partecipazione: €8,00 euro. Ingresso facoltativo area archeologica di Eraclea Minoa €4/2 (intero/ridotto). Per la condivisione delle spese di trasporto indichiamo una quota individuale di circa €9 euro.

Recapiti telefonici: Giuseppe 3403380245

Artemisia, società cooperativa a r.l.
per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Via Serradifalco, 119 ­ 90145 Palermo. Tel 3403380245
E­mail: info@artemisianet.it; Sito: www.artemisianet.it

Rosmarino e Fitalia

29-30 aprile
Tra Rosmarino e Fitalia: le Rocche del Crasto e la Serra del Re (Monti Nebrodi, Sicilia)

di Giuseppe Ippolito

Rosmarino e Fitalia sono due corsi d'acqua alimentati dalla dorsale del Monti Nebrodi. Scorrono parallei in direzione nord per sfociare nel Mediterraneo e isolano una complessa cresta rocciosa che comprende le Rocche del Crasto. E' il regno dell'aquila reale e del grifone, presenta grandiose faglie che determinano una morfologia aspra e spettacolari pareti di roccia. Il gruppo delle Rocche del Crasto si innesta a sud sulla grande dorsale del Monti Nebrodi in corrispondenza della Serra del Re, alta m1777, il rilievo più alto dei Nebrodi dopo il Monte Soro (m1850). I versanti sono verdi di faggete e cerrete.
Prevediamo il pernottamento al Castello di Milè, accogliente e familiare nido sui Nebrodi che dispone però di poco spazio per pochi eletti in ordine di prenotazione. In alternativa ci sono B&B in paese a Longi o la tenda propria montata nel cortile erboso del Castello (per me la soluzione più gratificante). Chi volesse può partecipare alle singole escursioni.

Programma:

Sabato 29 Rocche del Crasto (m1312):
raduno alle ore 7.00 a Piazza John Lennon a Palermo. In auto in direzione Messina, uscita Rocca di Capri Leone e proseguimento per Longi e contrada Pado. Partenza a piedi da Pado per le Rocche del Crasto attraversando la Cerreta Soprana. Dopo la cima, affaccio sulla splendida Valle Calanna luogo di nidificazione dell'aquila. Ritorno ad anello. Trasferimento al Castello di Milè per la cena ed il pernottamento.

Schede Tecnica:
km 7; Dislivello: m460; Tempo di cammino: 4 ore.
Caratteristiche del percorso: sentieri, sterrate tereno naturale.
Difficoltà: escursionistica media (due omini).


Domenica 30 Serra del Re (m1777):
Partenza alle ore 9,30 (per dare tempo a chi ha voglia di unirsi al gruppo per la singola escursione) per Portella Gazzana, Pizzo Mueli e Case Mangalaviti. A piedi per Serra Pignataro, Sorgente Favotorto e Serra del Re. Ritorno ad anello. Partenza nel primo pomeriggio per il rientro

Scheda tecnica:
km 8; Dislivello: m530; Tempo di cammino: 4/5 ore.
Caratteristiche del percorso: sentieri, sterrate tereno naturale nella faggeta.
Difficoltà: escursionistica media (due omini).


Equipaggiamento: scarponi da montagna, giacca tipo pile o maglione di lana e giacca a vento, pantaloni sportivi.

Quota di partecipazione: €65,00 comprensive di pernottamento cena e colazione al Castello di Milè in pensione completa in camerata anche mista. Chi preferisce una sistemazione diversa prenda contatto con la guida. Il contributo carburante e pedaggio a persona, per chi usufruisce di passaggio auto è di €12,00.

Per adesione, indispensabile comunicare la partecipazione, inviare email o telefonare alla guida: Giuseppe Ippolito 3403380245

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel. 3403380245; Email: artemisianet@gmail.com; Sito: www.artemisianet.it

sabato 4 marzo 2017

Sentiero del Lupo (Bosco Ficuzza, Sicilia)

Domenica 12 marzo 2017
Il Sentiero del Lupo (Bosco dell'ex Feudo Lupo Ficuzza, Corleone, Pa)
di Giuseppe Ippolito

Agli inizi del novecento, nel Bosco della Ficuzza e sui Monti di Palermo, c'erano ancora gli ultimi lupi della Sicilia. Erano oggetto da secoli di periodica e spietata persecuzione e l'ultima volta che se ne vide un esemplare da queste parti era il 1940. Chi volesse farsi un'idea di uno degli ultimi rifugi del lupo nella nostra regione e provare ad immaginare di poter guardare il mondo coi suoi occhi o imitarne il passo e l'andare, è invitato ad un percorso ad anello, su sentieri e tracce, attraversando una delle porzione meno frequentate del "querceto dei re", intorno al Vallone Schiavo. L'area è ricca di balze di arenaria bruna e gialla, fitta vegetazione, scorci di grande e intricata suggestione e vista sulla Rocca Busambra. I luoghi hanno toponimi dedicati a questo animale gregario di cui non mancheremo di parlare.

Approfondimenti qui: http://murieta70.blogspot.it/2016/01/il-sentiero-del-lupo.html

Programma

Raduno dei partecipanti a Piazzale Lennon (ex Giotto) a Palermo alle ore 8,15. Partenza alle 8,30 per Marineo e proseguimento per il Bivio Lupo. A piedi per un percorso ad anello, particolarmente suggestivo, nel bosco tra splendide balze arenacee e verdi radure erbose intorno al Vallone Schiavo. Una sosta sarà occasione per parlare del lupo. Pranzo al sacco. Rientro previsto per le 17,00.

Scheda tecnica:
Lunghezza del percorso: km 7 circa;
Dislivello: m 400;
tempo di cammino: 4 ore;
Difficoltà: facile (un omino);
Quota di partecipazione: €8 (gratuita per i minorenni);

Prenotazioni ed iscrizioni: Giuseppe Ippolito 3403380245, artemisianet@gmail.com

Artemisia soc. coop. di Palermo, per il turismo sostenibile e l'educazione ambientale.

Monte Castelli (Nebrodi)

Sabato 11 marzo 2017
Monte Castelli m1566 (Nebrodi occidentali, Sicilia)
di Giuseppe Ippolito

Il fascino di questa importante cima è legato ai boschi umidi, ai piccoli stagni, ai pascoli e al paesaggio dei Monti Nebrodi occidentali. Dalla cima si scorgono, ad occidente, il Monte Sambughetti e l'esteso Bosco della Giumenta, ad oriente la lunga dorsale boscosa dei Nebrodi. La vegetazione arborea interessa il versante settentrionale con il cerro in basso ed il faggio che occupa la parte sommitale, dove l'umidità è sufficiente all'insediamento di questa specie. Il versante meridionali è più arido, con pascoli e vegetazione arbustiva. Le rocce che costituiscono questo rilievo sono arenaria ed argille depositatesi al margine della Tetide nel corso dell'Oligocene, circa 35 milioni di anni fa.

Programma

Raduno alle 7,30 a Piazzale Lennon/ex Giotto a Palermo e partenza, con auto proprie, alle ore 7,45 per Mistretta e poi chilometro 23 della SS117 per Nicosia (m 1093). A piedi percorso ad anello per il versante occidentale, vetta del Monte Castelli, discesa per il versante settentrionale e Urio Quattrocchi. Rientro a Palermo previsto per le 19.30.

Scheda tecnica
Dislivello m 480 circa
Lunghezza del percorso: km 12 circa
Natura del percorso: sterrata, sentiero e terreno naturale;
Tempo di cammino: 5 ore circa;
Difficoltà: media (due/tre omini)

Equipaggiamento
Scarponi alti alla caviglia con buona impermeabilità, giacca in pile e giacca a vento, berretto di lana, ghette.

Quota di partecipazione: €8.
Condivisione spese di viaggio (per chi fruisce di passaggio): € 12 (compresi i pedaggi autostradali).

Informazioni e comunicazione di partecipazione:
Giuseppe Ippolito 3403380245, artemisianet@gmail.com

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 – 90145. Palermo. P.IVA 04650160825.
E-mail: artemisianet@gmail.com. Sito: http://www.artemisianet.it/

giovedì 16 febbraio 2017

West di Sicilia

Domenica 19 febbraio 2017
Monte Cardellìa (m1266), e Cascata delle due Rocche 
passeggiata miocenica intorno a Corleone (Pa)
di Giuseppe Ippolito

Se doveste girare in Sicilia un classico film western, la scelta per le riprese in esterno cadrebbe molto probabilmente sulle campagne a sud di Corleone. Un attacco dei Lakota e dei Cheyenne sull'orlo dello spettacolare canyon a meandri del Torrente di Corleone, poco prima di precipitare nella Cascata delle due Rocche, non avrebbe nulla di meno di una ripresa a Little Bighorn. Così come una caccia al bisonte sulla prateria di finocchio selvatico di Montagna Vecchia confonderebbe persino il tristo e laido Buffalo Bill e l'assalto di tal Charles Cary alla diligenza di Deadwood, coi mitici winchester che sparano dalle rupi del Monte Cardellìa, sarebbe epico quanto l'imboscata originale alla Canyon Springs Stations del 1878. 
In inverno anche qui ogni tanto c'è neve e ci potreste ambientare i western del grande nord, ad esempio un film sulle vicende degli Irochesi, gli indiani dei grandi laghi tra Canada e Stati Uniti. Allora il Lago di Prizzi sarebbe il Lago Ontario e potreste ambientarci il romanzo Manituana dei Wu Ming. 
Insomma un paesaggio di grandi spazi, terre brune, praterie e coltelli da scotennare, adatto ai bisonti, alle pecore, alle epopee della nuova frontiera. Invece questi stessi luoghi sono stati teatro di vicende più mediterranee e altrettanto epiche: la lotta dei contadini siciliani contro il feudo e contro la mafia, il sindacalismo di Placido Rizzotto, la storia sociale e politica del secondo dopoguerra fino alla mesta latitanza del boss Provenzano, tra le casette di Montagna dei Cavalli, ai piedi della foresta di finocchio selvatico di Montagna Vecchia, da noi or ora dedicata al bieco Buffalo Bill. 
Non ci basta? Proviamo ad andare più indietro nel tempo e leggiamo dentro le rocce del Miocene mediterraneo, almeno quindici milioni di anni fa. Saranno abbastanza? Nelle "calcareniti di Corleone" troviamo denti fossili di pesci grandi e piccoli, varie specie di squali e antichi sparidi: gli antenati delle orate e dei dentici. Forse questo è lo scenario per noi emotivamente più tranquillo: acque temperate, calde, terse e pulite, fondali sabbiosi, tanti pesci, tra cui famelici squali. Pensateci su. 
Intanto vi proponiamo una piacevole e semplice passeggiata, nel consueto e rassicurante stile siculo-ellenistico e peripatetico, possibilmente al sole, durante la quale ciascuno di voi potrà accedere, liberamente, in cammino, al proprio immaginario preferito.

Programma

Partenza da Palermo alle ore 8,30 con automezzi propri, da Piazza John Lennon (ex Giotto), per la statale Palermo-Agrigento (SS 121), Bolognetta. Proseguimento con la SS 118 oltre Corleone fino a contrada Carrubba. A piedi per Portella Spolentino e creste di Monte Cardellìa. Pranzo al sacco proprio in cima con vista sul Monte Barracù sulla Rocca Busambra e sulla Montagna Vecchia e ritorno ad ad anello alle auto. Prima del rientro a Palermo, previsto per le 19.00, breve passeggiata al Canyon del Torrente Corleone e alla Cascata delle due Rocche.

Scheda Tecnica:
Dislivello: m 550 a/r;
Lunghezza del percorso circa km 9.
Tempo di cammino 3 ore.
Natura del percorso: sterrata, sentiero, tracce di sentiero.
Difficoltà: facile, un omino.
Equipaggiamento: Scarponi alti alla caviglia, ghette (per eventuale fango), indumenti caldi invenali.

Quota di partecipazione €8;
Contributo carburante per chi usufruisce di passaggio auto €5, da versare al conducente del mezzo.

Prenotazione indispensabile, per informazioni telefonare alla guida: Giuseppe 3403380245;

Documenti in rete:

http://murieta70.blogspot.it/2013/01/calcareniticorleone.html
http://www.artemisianet.it/barracù.htm
http://www.artemisianet.it/immagini/barracù.gif

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel 3403380245; Email: artemisianet@gmail.com Sito: www.artemisianet.it

martedì 24 gennaio 2017

Monte Fanusi

Sabato 28 gennaio 2017
Monte Fanusi m1472 

(Madonie, Scillato - Pa)
Guida: Giuseppe Ippolito
I rilievi occidentali delle Madonie, visti dai paesi di Scillato e Polizzi, hanno versanti ripidi e imponenti sulla Valle del Fiume Imera. Lo scrittore polizzano Giuseppe A. Borgese li descrive, all'inizio del novecento, come "monti" che salgono "vertiginosi come fiamme". Visti da occidente sono gli ultimi ad essere illuminati dal sole ormai rosso del tramonto e al crepuscolo le cime appaiono, a volte, come torce già accese in attesa del buio.
La suggestione di questa immagine ha probabilmente favorito, tra i Polizzani, l'accettazione dell'interpretazione etimologica ottocentesca del toponimo "fanusi" come "Phanum isidis" (luogo sacro a Iside), corroborato anche dal ritrovamento in paese, intorno al 1650, di una statuetta ellenistica attribuita alla dea. Secondo un'interpretazione più sobria, ma meno suggestiva, il toponimo sarebbe invece da associare ai pascoli e in particolare alla presenza di piante erbace spontanee dei generi Phalaris, Lolium o Panicum, poacee volgarmente chiamate "fanusi" in dialetto siciliano. Il percorso attraversa inizialmente uliveti per incontrare sparuti querceti sempreverdi, cespuglieti, pascoli e poi su, fino a lambire la Faggeta di Nipitalva. Monte Fanusi visto da nord è una imponente piega anticlinale, vi è esposta una lunga successione di rocce mesozoiche con sedimenti di scarpata (margine di piattaforma carbonatica) depositatisi tra 228 e 189 Ma (dal Triassico superiore al Giurassico inferiore; formazioni Scillato e Fanusi).

Programma
Partenza ore 7.30 da Piazzale Lennon (ex Giotto) per l'autostrada Palermo-Catania, uscita Scillato e proseguimento in direzione di Polizzi fino al chilometro 26. A piedi per Firrione, C.zo Del Fico, P.ta Minieri, Cozzo di Castellazzo quindi cresta orizzontale fino alla vetta di Monte Fanusi. Pranzo al sacco e ripida discesa per Cozzo Vituro e Casa Crisanti. Rientro a Palermo previsto per le 19.00.

Scheda tecnica:
Dislivello: m 950 circa;
Lunghezza del percorso: km 12;
Natura del percorso: sterrate, sentieri, tracce di sentiero ripido e lunghi tratti molto probabilmete innevati
Difficoltà: impegnativa (tre omini). Sconsigliata la partecipazione in caso di cattivo o insufficiente equipaggiamento o allenamento.

Equipaggiamento: Abbigliamento invernale da alta montagna, ghette e scarponi alti alla caviglia, vestiti caldi e giacca a vento. Chi ne dispone può usare le ciaspole, almeno sulle parti alte del percorso.

Quota di partecipazione: €8
Trasporto con mezzi propri. Contributo carburante per chi fruisce di passaggio in auto: €7.

Adesioni ed informazioni: E' indispensabile la prenotazione telefonando alla guida, Giuseppe Ippolito 3403380245 o per email all'indirizzo artemisianet@gmail.com.

Artemisia, via Serradifalco 119, Palermo. Escursionismo naturalistico e culturale http:/www.artemisianet.it