2-5 giugno 2017
Viaggio naturalistico alle Isole Egadi, Levanzo e Marettimo
Guida: Giuseppe Ippolito
Fra le isole dell’arcipelago delle Egadi, Levanzo è la più piccola, 5
kmq di estensione, ed è caratterizzata da rocce calcaree bianche e coste
dirupate. Grazie al relativamente basso numero di abitanti l’isola è
riuscita a conservare circa 400 specie di piante, soprattuto rupestri,
alcune delle quali endemiche. Altro aspetto che rende l’isola unica è la
presenza, sulle pareti di una delle grotte di origine marina, di
incisioni paleolitiche e figure dipinte di età neolitica. Le incisioni e
le pitture della grotta nota come “Grotta del Genovese”, hanno portato
nuova luce nel panorama dell’arte preistorica europea. Uno degli aspetti paesaggistici più gradevoli di Marettimo è la diffusa
copertura del suolo da parte di piante arbustive mediterranee. Non le
piante erbacee annuali o le graminacee che in Sicilia sono il risultato
della trasformazione millenaria della gariga in pascolo o seminativo. A
Marettimo, come in vaste aree della Sardegna e della Corsica, il verde
si mantiene anche in estate, a dispetto dell'aridità, e i colori della
gariga mediterranea, con l'aggiunta dei suoi aromi, dominano insieme al
blu e al rumore del mare. Cinque specie vegetali sono endemiche
esclusive di Marettimo. Tra queste c'e' una piccola apiacea rupestre, il
Bupleurum dianthifolium Guss., che doveva avere in passato areale ben
piu' esteso e oggi si trova solo sulle rupi del Monte Falcone, m 686, la
cima più alta dell'isola. Marettimo si è separata dalla Sicilia, per
innalzamento del livello del mare, circa 600.000 anni fa. Dai Greci fu
chiamata Jiera (falco) ed è la più verde, la meno antropizzata, la più
montuosa delle isole Egadi. La costa occidentale presenta imponenti
pareti calcaree a strapiombo sul mare e numerose grotte.
Programma
Venerdì 2 giugno: Raduno dei partecipanti a Piazzale John Lennon (ex
Giotto) a Palermo alle ore 7.45 e partenza con auto proprie per Trapani.
Imbarco in aliscafo per Levanzo alle ore 09.40. Arrivo previsto alle
ore 10.25. Dopo aver lasciato i bagagli al bar vicino al porto, partenza
a piedi lungo il sentiero costiero verso i faraglioni e alla Grotta del
Genovese. Visita guidata della Grotta e rientro a piedi lungo sterrata.
Nel pomeriggio possibilità bagno in mare a Cala Mennula. Alle 18.20
aliscafo per Marettimo dove è previsto l’arrivo intorno alle 18.45
Sistemazione in B/B ed in appartamenti in stanze doppie e/o triple. Cena
e pernottamento.
Scheda tecnica: lunghezza percorso km8 circa, dislivello complessivo m300 circa.
Sabato 3 giugno : Dopo la prima colazione, partenza a piedi per Punta
Troia; possibilità di fare il bagno. Colazione al sacco. Rientro in
paese in pomeriggio (possibilità di rientrare con servizio barca-taxi).
Cena e pernottamento.
Scheda tecnica: lunghezza percorso (andata e ritorno): 8 km circa, dislivello: 300 m circa
Domenica 4 giugno: Dopo la prima colazione, partenza per escursione
alle Case Romane e Semaforo (500 m s.l.m.), discesa verso Punta Libeccio
e Faro, con possibilità di bagno a Cala Nera. Rientro lungo sterrata
forestale. Cena e pernottamento.
Chi non ha preso un giorno di ferie il
lunedì 5 può rientrare oggi in serata a Trapani.
Scheda tecnica: lunghezza circa km12, dislivello complessivo circa m700 (compresa la salita lungo la strada del ritorno).
Lunedì 5 giugno: Prima colazione e partenza per escursione a Punta
Bassana (183 m s.l.m.). Discesa verso Cala Marino con possibilità di
fare bagno. Chi lo desidera potrà effettuare, se le condizioni meteo lo
consentono, il giro in barca dell’isola. In pomeriggio, ripresi i
bagagli, partenza in aliscafo per Trapani alle ore 16.30 con arrivo
previsto alle ore 17.50. Rientro a Palermo in serata.
Quota di
partecipazione: €245 comprensiva di tariffa aliscafo, tre cene, tre
pernottamenti con prime colazioni, ingresso alla grotta del Genovese e
quota Artemisia. Ovviamente chi parte domenica pomeriggio ha la quota di
partecipazione decurtata di conseguenza.
Contributo per il
trasporto, a carico di chi fruisce di passaggio in auto da Palermo a
Trapani, €10. Chi desidera può arrivare al Porto di Trapani con il
pullman di linea. In tal caso appuntamento al molo degli aliscafi entro
le 9,15.
Le adesioni vanno comunicate a Giuseppe (3403380245)
contestualmente al versamento di un acconto di €50 (in sede Artemisia in
portineria via Serradifalco, 119 o presso il negozio Genchi Extreme in
via Cavour,28 a Palermo o bonifico). Il numero dei posti è limitato
quindi si accetteranno le prenotazioni fino ad esaurimento degli stessi.
Qualche nota naturalistica la trovate qui: https://murieta70.blogspot.it/2014/03/marettimo.html
Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel 3403380245 Email: info@artemisianet.it; Sito: www.artemisianet.it
Lunedì 1 maggio 2017
Primo Maggio a piedi nudi,
lungo la spiaggia Eraclea Minoa e foce del fiume Halycos
Guida: Giuseppe Ippolito
Passeggiata a piedi nudi, chi vuole anche con le scarpe, lungo la
spiaggia di Eraclea Minoa fino alla foce del fiume Platani (il nome
greco di questo fiume era Halycos). Dalla spiaggia, salita sulla
scogliere fino al sito archeologico di Eraclea, piccolo insediamento
greco che fu colonia selinuntina fondata intorno al 570 a.C. La
passeggiata consente di osservare le dune di sabbia chiara sulle quali
si insedia vegetazione alofila e psammofila e la falesia di Capo Bianco,
la grandiosa bianca scogliera del Pliocene. Altri punti di interesse
naturalistico sono la flora ripariale del
Platani e la sorprendente entomofauna delle dune di sabbia. Il Capo
"bianco" è tale per il colore delle marne a globigerine del Pliocene di
cui la scogliera è costituita. Le marne sono un misto di argilla e
calcare ed è interessante osservare sul posto (con dettagliate
spiegazioni della guida) i ritmi regolari nella percentuale di calcare
nella successione sedimentaria che registrano variazioni periodiche
millenarie dei parametri orbitali terrestri.
Programma
Il
raduno per la partenza è fissato alle ore 8,15 in Piazza John Lennon
(Piazzale Giotto). In auto per la Palermo-Sciacca e quindi SS115 in
direzione di Agrigento. Il percorso si sviluppa prevalentemente lungo la
spiaggia con un breve tratto sulla scogliera. Possibilità di bagno di
mare. Pranzo al sacco condiviso. Il rientro è previsto per il pomeriggio
intorno alle ore 19,00.
In occasione della festa dei
lavoratori prevediamo letture di testi a tema durante la sosta pranzo,
chi vuole può proporre un proprio contributo.
Scheda tecnica:
Dislivello: circa m 50
Lunghezza circa km8
Difficoltà: facile, un omino.
Si prevede il trasferimento con auto proprie. Chi ne è sprovvisto può
trovare passaggio al momento della partenza. Si raccomanda di comunicare
alla guida la propria partecipazione sia per assicurarsi il passaggio
auto sia per offrirlo.
Si consigliano scarpe comode, anche
aperte, ma con cinghia al tallone e suola scolpita, soprattutto per il
tratto sulla scogliera. La spiaggia è percorribile anche a piedi nudi.
Chi ritiene può portare il costume da bagno.
Quota di
partecipazione: €8,00 euro. Ingresso facoltativo area archeologica di
Eraclea Minoa €4/2 (intero/ridotto). Per la condivisione delle spese di
trasporto indichiamo una quota individuale di circa €9 euro.
Recapiti telefonici: Giuseppe 3403380245
Artemisia, società cooperativa a r.l.
per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel 3403380245
Email: info@artemisianet.it; Sito: www.artemisianet.it
29-30 aprile
Tra Rosmarino e Fitalia: le Rocche del Crasto e la Serra del Re (Monti Nebrodi, Sicilia)
di Giuseppe Ippolito
Rosmarino e Fitalia sono due corsi d'acqua alimentati dalla dorsale del
Monti Nebrodi. Scorrono parallei in direzione nord per sfociare nel
Mediterraneo e isolano una complessa cresta rocciosa che comprende le
Rocche del Crasto. E' il regno dell'aquila reale e del grifone, presenta
grandiose faglie che determinano una morfologia aspra e spettacolari
pareti di roccia. Il gruppo delle Rocche del Crasto si innesta a sud
sulla grande dorsale del Monti Nebrodi in corrispondenza della Serra del
Re, alta m1777, il rilievo più alto dei Nebrodi dopo il Monte Soro
(m1850). I versanti sono verdi di faggete e cerrete.
Prevediamo il pernottamento al Castello di Milè, accogliente e
familiare nido sui Nebrodi che dispone però di poco spazio per pochi
eletti in ordine di prenotazione. In alternativa ci sono B&B in
paese a Longi o la tenda propria montata nel cortile erboso del Castello
(per me la soluzione più gratificante). Chi volesse può partecipare
alle singole escursioni.
Programma:
Sabato 29 Rocche
del Crasto (m1312):
raduno alle ore 7.00 a Piazza John Lennon a Palermo.
In auto in direzione Messina, uscita Rocca di Capri Leone e
proseguimento per Longi e contrada Pado. Partenza a piedi da Pado per le
Rocche del Crasto attraversando la Cerreta Soprana. Dopo la cima,
affaccio sulla splendida Valle Calanna luogo di nidificazione
dell'aquila. Ritorno ad anello. Trasferimento al Castello di Milè per la
cena ed il pernottamento.
Schede Tecnica:
km 7; Dislivello: m460; Tempo di cammino: 4 ore.
Caratteristiche del percorso: sentieri, sterrate tereno naturale.
Difficoltà: escursionistica media (due omini).
Domenica 30 Serra del Re (m1777):
Partenza alle ore 9,30 (per dare tempo a chi ha voglia di unirsi al
gruppo per la singola escursione) per Portella Gazzana, Pizzo Mueli e
Case Mangalaviti. A piedi per Serra Pignataro, Sorgente Favotorto e
Serra del Re. Ritorno ad anello. Partenza nel primo pomeriggio per il
rientro
Scheda tecnica:
km 8; Dislivello: m530; Tempo di cammino: 4/5 ore.
Caratteristiche del percorso: sentieri, sterrate tereno naturale nella faggeta.
Difficoltà: escursionistica media (due omini).
Equipaggiamento: scarponi da montagna, giacca tipo pile o maglione di lana e giacca a vento, pantaloni sportivi.
Quota di partecipazione: €65,00 comprensive di pernottamento cena e
colazione al Castello di Milè in pensione completa in camerata anche
mista. Chi preferisce una sistemazione diversa prenda contatto con la
guida. Il contributo carburante e pedaggio a persona, per chi usufruisce
di passaggio auto è di €12,00.
Per adesione, indispensabile comunicare la partecipazione, inviare
email o telefonare alla guida: Giuseppe Ippolito 3403380245
Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale.
Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel. 3403380245; Email: artemisianet@gmail.com; Sito: www.artemisianet.it
Domenica 12 marzo 2017
Il Sentiero del Lupo (Bosco dell'ex Feudo Lupo Ficuzza, Corleone, Pa)
di Giuseppe Ippolito
Agli inizi del novecento, nel Bosco della Ficuzza e sui Monti di
Palermo, c'erano ancora gli ultimi lupi della Sicilia. Erano oggetto da
secoli di periodica e spietata persecuzione e l'ultima volta che se ne
vide un esemplare da queste parti era il 1940. Chi volesse farsi un'idea
di uno degli ultimi rifugi del lupo nella nostra regione e provare ad
immaginare di poter guardare il mondo coi suoi occhi o imitarne il passo
e l'andare, è invitato ad un percorso ad anello, su sentieri e tracce,
attraversando una delle porzione meno frequentate del "querceto dei re",
intorno al Vallone Schiavo. L'area è ricca
di balze di arenaria bruna e gialla, fitta vegetazione, scorci di
grande e intricata suggestione e vista sulla Rocca Busambra. I luoghi
hanno toponimi dedicati a questo animale gregario di cui non mancheremo
di parlare.
Approfondimenti qui: http://murieta70.blogspot.it/2016/01/il-sentiero-del-lupo.html
Programma
Raduno dei partecipanti a Piazzale Lennon (ex Giotto) a Palermo alle
ore 8,15. Partenza alle 8,30 per Marineo e proseguimento per il Bivio
Lupo. A piedi per un percorso ad anello, particolarmente suggestivo, nel
bosco tra splendide balze arenacee e verdi radure erbose intorno al
Vallone Schiavo. Una sosta sarà occasione per parlare del lupo. Pranzo
al sacco. Rientro previsto per le 17,00.
Scheda tecnica:
Lunghezza del percorso: km 7 circa;
Dislivello: m 400;
tempo di cammino: 4 ore;
Difficoltà: facile (un omino);
Quota di partecipazione: €8 (gratuita per i minorenni);
Prenotazioni ed iscrizioni: Giuseppe Ippolito 3403380245, artemisianet@gmail.com
Artemisia soc. coop. di Palermo, per il turismo sostenibile e l'educazione ambientale.
Sabato 11 marzo 2017
Monte Castelli m1566 (Nebrodi occidentali, Sicilia)
di Giuseppe Ippolito
Il fascino di questa importante cima è legato ai boschi umidi, ai
piccoli stagni, ai pascoli e al paesaggio dei Monti Nebrodi occidentali.
Dalla cima si scorgono, ad occidente, il Monte Sambughetti e l'esteso
Bosco della Giumenta, ad oriente la lunga dorsale boscosa dei Nebrodi.
La vegetazione arborea interessa il versante settentrionale con il cerro
in basso ed il faggio che occupa la parte sommitale, dove l'umidità è
sufficiente all'insediamento di questa specie. Il versante meridionali è
più arido, con pascoli e vegetazione arbustiva. Le rocce che
costituiscono questo rilievo sono arenaria ed argille depositatesi al
margine della Tetide nel corso dell'Oligocene, circa 35 milioni di anni fa.
Programma
Raduno alle 7,30 a Piazzale Lennon/ex Giotto a Palermo e partenza, con
auto proprie, alle ore 7,45 per Mistretta e poi chilometro 23 della
SS117 per Nicosia (m 1093). A piedi percorso ad anello per il versante
occidentale, vetta del Monte Castelli, discesa per il versante
settentrionale e Urio Quattrocchi. Rientro a Palermo previsto per le
19.30.
Scheda tecnica
Dislivello m 480 circa
Lunghezza del percorso: km 12 circa
Natura del percorso: sterrata, sentiero e terreno naturale;
Tempo di cammino: 5 ore circa;
Difficoltà: media (due/tre omini)
Equipaggiamento
Scarponi alti alla caviglia con buona impermeabilità, giacca in pile e giacca a vento, berretto di lana, ghette.
Quota di partecipazione: €8.
Condivisione spese di viaggio (per chi fruisce di passaggio): € 12 (compresi i pedaggi autostradali).
Informazioni e comunicazione di partecipazione:
Giuseppe Ippolito 3403380245, artemisianet@gmail.com
Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e
l’educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 – 90145. Palermo. P.IVA
04650160825.
E-mail: artemisianet@gmail.com. Sito: http://www.artemisianet.it/
Domenica 19 febbraio 2017
Monte Cardellìa (m1266), e Cascata delle due Rocche
passeggiata miocenica intorno a Corleone (Pa)
di Giuseppe Ippolito
Se doveste girare in Sicilia un classico film western, la scelta per le riprese in esterno cadrebbe molto probabilmente sulle campagne a sud di Corleone. Un attacco dei Lakota e dei Cheyenne sull'orlo dello spettacolare canyon a meandri del Torrente di Corleone, poco prima di precipitare nella Cascata delle due Rocche, non avrebbe nulla di meno di una ripresa a Little Bighorn. Così come una caccia al bisonte sulla prateria di finocchio selvatico di Montagna Vecchia confonderebbe persino il tristo e laido Buffalo Bill e l'assalto di tal Charles Cary alla diligenza di Deadwood, coi mitici winchester che sparano dalle rupi del Monte Cardellìa, sarebbe epico quanto l'imboscata originale alla Canyon Springs Stations del 1878.
In inverno anche qui ogni tanto c'è neve e ci potreste ambientare i western del grande nord, ad esempio un film sulle vicende degli Irochesi, gli indiani dei grandi laghi tra Canada e Stati Uniti. Allora il Lago di Prizzi sarebbe il Lago Ontario e potreste ambientarci il romanzo Manituana dei Wu Ming.
Insomma un paesaggio di grandi spazi, terre brune, praterie e coltelli da scotennare, adatto ai bisonti, alle pecore, alle epopee della nuova frontiera. Invece questi stessi luoghi sono stati teatro di vicende più mediterranee e altrettanto epiche: la lotta dei contadini siciliani contro il feudo e contro la mafia, il sindacalismo di Placido Rizzotto, la storia sociale e politica del secondo dopoguerra fino alla mesta latitanza del boss Provenzano, tra le casette di Montagna dei Cavalli, ai piedi della foresta di finocchio selvatico di Montagna Vecchia, da noi or ora dedicata al bieco Buffalo Bill.
Non ci basta? Proviamo ad andare più indietro nel tempo e leggiamo dentro le rocce del Miocene mediterraneo, almeno quindici milioni di anni fa. Saranno abbastanza? Nelle "calcareniti di Corleone" troviamo denti fossili di pesci grandi e piccoli, varie specie di squali e antichi sparidi: gli antenati delle orate e dei dentici. Forse questo è lo scenario per noi emotivamente più tranquillo: acque temperate, calde, terse e pulite, fondali sabbiosi, tanti pesci, tra cui famelici squali. Pensateci su.
Intanto vi proponiamo una piacevole e semplice passeggiata, nel consueto e rassicurante stile siculo-ellenistico e peripatetico, possibilmente al sole, durante la quale ciascuno di voi potrà accedere, liberamente, in cammino, al proprio immaginario preferito.
Programma
Partenza da Palermo alle ore 8,30 con automezzi propri, da Piazza John Lennon (ex Giotto), per la statale Palermo-Agrigento (SS 121), Bolognetta. Proseguimento con la SS 118 oltre Corleone fino a contrada Carrubba. A piedi per Portella Spolentino e creste di Monte Cardellìa. Pranzo al sacco proprio in cima con vista sul Monte Barracù sulla Rocca Busambra e sulla Montagna Vecchia e ritorno ad ad anello alle auto. Prima del rientro a Palermo, previsto per le 19.00, breve passeggiata al Canyon del Torrente Corleone e alla Cascata delle due Rocche.
Scheda Tecnica:
Dislivello: m 550 a/r;
Lunghezza del percorso circa km 9.
Tempo di cammino 3 ore.
Natura del percorso: sterrata, sentiero, tracce di sentiero.
Difficoltà: facile, un omino.
Equipaggiamento: Scarponi alti alla caviglia, ghette (per eventuale fango), indumenti caldi invenali.
Quota di partecipazione €8;
Contributo carburante per chi usufruisce di passaggio auto €5, da versare al conducente del mezzo.
Prenotazione indispensabile, per informazioni telefonare alla guida: Giuseppe 3403380245;
Documenti in rete:
http://murieta70.blogspot.it/2013/01/calcareniticorleone.html
http://www.artemisianet.it/barracù.htm
http://www.artemisianet.it/immagini/barracù.gif
Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l’educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 90145 Palermo. Tel 3403380245; Email: artemisianet@gmail.com Sito: www.artemisianet.it
Sabato 28 gennaio 2017
Monte Fanusi m1472
(Madonie, Scillato - Pa)
Guida: Giuseppe Ippolito
I rilievi occidentali delle Madonie, visti dai paesi di Scillato e
Polizzi, hanno versanti ripidi e imponenti sulla Valle del Fiume Imera.
Lo scrittore polizzano Giuseppe A. Borgese li descrive, all'inizio del
novecento, come "monti" che salgono "vertiginosi come fiamme". Visti da
occidente sono gli ultimi ad essere illuminati dal sole ormai rosso del
tramonto e al crepuscolo le cime appaiono, a volte, come torce già
accese in attesa del buio. La suggestione di questa immagine ha
probabilmente favorito, tra i Polizzani, l'accettazione
dell'interpretazione etimologica ottocentesca del toponimo "fanusi" come
"Phanum isidis" (luogo sacro a Iside),
corroborato anche dal ritrovamento in paese, intorno al 1650, di una
statuetta ellenistica attribuita alla dea. Secondo un'interpretazione
più sobria, ma meno suggestiva, il toponimo sarebbe invece da associare
ai pascoli e in particolare alla presenza di piante erbace spontanee dei
generi Phalaris, Lolium o Panicum, poacee volgarmente chiamate "fanusi"
in dialetto siciliano. Il percorso attraversa inizialmente uliveti per
incontrare sparuti querceti sempreverdi, cespuglieti, pascoli e poi su,
fino a lambire la Faggeta di Nipitalva. Monte Fanusi visto da nord è
una imponente piega anticlinale, vi è esposta una lunga successione di
rocce mesozoiche con sedimenti di scarpata (margine di piattaforma
carbonatica) depositatisi tra 228 e 189 Ma (dal Triassico superiore al
Giurassico inferiore; formazioni Scillato e Fanusi).
Programma
Partenza ore 7.30 da Piazzale Lennon (ex Giotto) per l'autostrada
Palermo-Catania, uscita Scillato e proseguimento in direzione di Polizzi
fino al chilometro 26. A piedi per Firrione, C.zo Del Fico, P.ta
Minieri, Cozzo di Castellazzo quindi cresta orizzontale fino alla vetta
di Monte Fanusi. Pranzo al sacco e ripida discesa per Cozzo Vituro e
Casa Crisanti. Rientro a Palermo previsto per le 19.00.
Scheda tecnica:
Dislivello: m 950 circa;
Lunghezza del percorso: km 12;
Natura del percorso: sterrate, sentieri, tracce di sentiero ripido e lunghi tratti molto probabilmete innevati
Difficoltà: impegnativa (tre omini). Sconsigliata la partecipazione in
caso di cattivo o insufficiente equipaggiamento o allenamento.
Equipaggiamento: Abbigliamento invernale da alta montagna, ghette e
scarponi alti alla caviglia, vestiti caldi e giacca a vento. Chi ne
dispone può usare le ciaspole, almeno sulle parti alte del percorso.
Quota di partecipazione: €8
Trasporto con mezzi propri. Contributo carburante per chi fruisce di passaggio in auto: €7.
Adesioni ed informazioni: E' indispensabile la prenotazione telefonando
alla guida, Giuseppe Ippolito 3403380245 o per email all'indirizzo
artemisianet@gmail.com.
Artemisia, via Serradifalco 119, Palermo. Escursionismo naturalistico e culturale http:/www.artemisianet.it